TERRE TRA PO E OGLIO

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Itinerari

TERRE TRA PO E OGLIO

DA OSTIANO A CREMONA SINO A MELEGNANO
Ostiano particolare de una lapide di sacerdoti © Alberto Jona Falco

Un percorso che unisce due fiumi: il Po e l’Oglio, da fare in automobile raggiungendo Ostiano, Cremona, Pizzighettone, Crema, Lodi, Melegnano. Un week end è il tempo ideale di visita, magari godendosi con calma Crema e Cremona; oppure per chi parte da Milano si può fare anche in giornata visitando solamente i monumenti riferiti alla cultura ebraica.

mappa grafica po e oglio

LA SINAGOGA NEL CASTELLO FORTIFICATO DI OSTIANO

A 20 km da Cremona alla confluenza del fiume Oglio con il Mella su una collina si trova il Castello dei Gonzaga (XV sec.). Un tempo circondato da mura e fossato con ponte levatoio. All’interno, nella Casa del Governatore, viveva un numeroso gruppo ebraico, fino a un centinaio di persone. I primi venivano da Roma, poi arrivarono ebrei tedeschi. Nel 1630 si fermarono a Ostiano una parte dei seicento fuggiaschi da Mantova, in fuga dai Lanzichenecchi e accolti nel principato di Bozzolo. Edificio abitato per due secoli con successive modifiche, abbellimenti interni con stucchi, collegamenti tra i due piani, diventati tre con la costruzione di una sinagoga nell’ala destra del palazzo. Ampia sala rettangolare a volte, illuminata da tre grandi finestroni. Abbandonata e caduta in rovina all’inizio del Novecento quando gli ebrei lasciarono la cittadina. Nel 2006 il tetto crollò per eccessiva neve. Dal 2008 è di proprietà del Comune con restauri in corso. Perduti arredi e mobilio. All’avvento di Napoleone alcuni ebrei abbienti si traferirono nel Borgo grande, oggi via Garibaldi. Qui comprarono importanti palazzi. Perfettamente integrati con la popolazione locale. Israel Finzi, ultimo rabbino del gruppo, divenne sindaco. In località Montagnetta il secondo cimitero del gruppo, in funzione dal 1800. Non si conosce la localizzazione di quello più antico. Da visitare il Castello e la chiesa di San Rocco.

ATMOSFERA E RICORDI EBRAICI NELLA CREMONA MEDIOEVALE

Proloco - piazza del Comune 5 - tel. 0372 406391 - fax 0372 30027 - info.turismo@provincia.cremona.it - www.turismocremona.it. A 85 km da Milano, a poca distanza dal fiume Po. Città d’arte, ricca di monumenti a partire dal Medioevo, nota per i suoi maestri liutai. Sulla piazza del Comune si affacciano Duomo, Torrazzo, Battistero, Loggia dei Militi e Comune. Alle spalle della piazza e nelle stradine medioevali viveva un folto e colto gruppo ebraico nel Cinquecento, fino all’espulsione generale del 1597. Accanto a prestatori si erano formati numerosi e importanti gruppi di studio ebraici di alto livello, con rabbini e letterati. La tipografia con il tipografo Vincenzo Conti raggiunse alti livelli. Lo stesso famoso Soncino lavorò in città. Parte di queste opere (salvate dal tragico rogo del Talmud del 1559) sono conservate all’Archivio di Stato della città. Un possibile ghetto doveva essere creato nella zona intorno a via Ceresola, già Prato del Vescovo. Il cimitero tra il fosso Cremonella e le mura urbane del XII secolo. Gli ebrei già si concentravano nell’attuale via Verdi, all’origine Contrada altre volte delli Hebrei, poi Strada Giudea e via Giudecca, dove c’era anche la sinagoga. Abitavano anche nella via Pertusio (già Contrada dell’Argenta), a Porta Marzia  e via Mercatello. Al Museo civico di via Datiè conservata una lapide funeraria in ebraico proveniente dal cimitero di Casalmaggiore e dedicata al ventottenne cremonese Isaia Nathan Carmi, morto a Brescello nel 1591. Ed anche una seconda lapide più piccola. Entrambe oggi non sono esposte al pubblico.

PIZZIGHETTONE, NATURA E STORIA SUL FIUME ADDA

Proloco - via Porta Soccorso, 21 - tel. 0372 743900 - fax 0372 1960355 - cell 327 7033051 prolocopizzighettone@gmail.com - www.prolocopizzighettone.it. Poco distante da Cremona, lungo il fiume Adda che divide in due il centro storico: abitato principale sulla riva est e borgata di Gera su quella ovest. La storia ebraica è legata al fiume, in questo punto facile da attraversare. Qui operava il banchiere Calamano che, dopo il drammatico processo del 1488 che coinvolse moltissimi prestatori ebrei, ritornò in città per concessione di Lodovico il Moro. Da visitare Torre del Guado, mura e chiesa di San Bassiano. In autunno si tiene una nota fiera gastronomica.

CREMA, IMPERDIBILE CITTÀ ARTISTICA CON RICORDI DI EBREI TEDESCHI

Proloco - piazza Duomo, 22 - tel. 0373 81020 - fax 0373 255728. A 44 km da Milano sulle sponde del fiume Serio. Città ricchissima di monumenti artistici di grande pregio. Famosa per la produzione di strumenti musicali (gli organi), ha una storia che si incrocia per circa un secolo con quella di prestatori askenaziti, provenienti dalla Germania. Testimone del loro soggiorno una lapide in lingua ebraica del 1500, oggi al Museo civico, via Dante 49, già sede del convento degli Agostiniani. Da non perdere Duomo, Palazzo del Comune e chiesa della Santissima Trinità. Curiosità: Crema è oggi cognome ebraico.

DUE SECOLI DI FRUTTUOSA CONVIVENZA NELLA BELLA LODI MEDIEVALE

A 32 km da Milano sulla destra del fiume Adda. Alle spalle del centralissimo antico Duomo (XII-XIII sec.) un folto gruppo di ebrei operarono per due secoli come prestatori, fino alla cacciata generale del 1597. Documenti segnalano loro banchi in vicolo San Vito (attuale via Giuseppe Verdi), in contrada Sant’Agnese (attuale via Marsala) e in quella San Cristoforo (attuale via Fanfulla). In contrada Sant’Egidio (attuale via Fissiraga) c’era la sinagoga e nel vicolo Maggiore l’Università ebraica. Era uno dei gruppi più numerosi alle porte di Milano, dove potevano rimanere al massimo per tre giorni. Provenienti da Alessandria, svolgevano anche mestieri insoliti per gli ebrei, come Pietro, figlio di Bongiovanni, notaio cittadino. Alcuni episodi di intolleranza e tristi roghi del Talmud in piazza (1553 e 1593) con la distruzione di centinaia di volumi. Il ghetto forse tra vie Legnano e delle Orfanelle. Il cimitero lungo le mura orientali, oggi via Paolo Gorini. Ne rimangono quattro lapidi del 1552, 1554, 1575, 1583 oggi conservate nel cortile della Biblioteca di via Tito Fanfulla 3, già sede dell’ex convento settecentesco di San Filippo. Da visitare il centro storico ben preservato. Su piazza della Vittoria il Duomo medievale con sulla destra il campanile incompiuto (1539-1559). Poco distante la chiesa dell’Incoronata, gioiello del rinascimento lombardo (1488-94). Curiosità: Laudi è oggi cognome ebraico.

MELEGNANO, ALLE PORTE DI MILANO EBREI PRESTATORI, PENDOLARI LORO MALGRADO

A 9 km da Milano. Nel  1400 l’ebreo Benedetto di Cremona teneva un banco di prestito. Milano vietava agli ebrei di vivere in città ma non di praticarvi i commerci. Da qui la diffusa presenza ebraica nell’area circostante. Vi rimasero fino alla cacciata generale del 1597. Non ebbero vita facile, tanto che i sovrani emisero un’ordinanza con il divieto di oltraggiarli. Da visitare castello visconteo (1350), chiesa di San Rocco e, su piazza Risorgimento, Broletto  e chiesa di San Giovanni Battista. 

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