ITINERARIO NORD-EST

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ITINERARIO NORD-EST

BRESCIA E ISEO CON IL SUO LAGO
Brescia piazza dela loggia © Alberto Jona Falco

Oltre che in auto Brescia è facilmente raggiungibile in treno e anche per Iseo esiste collegamento ferroviario sempre da Brescia. Per chi va in auto e ha qualche giorno in più consigliamo di proseguire da Iseo verso la Valle Camonica e i parchi delle incisioni rupestri.

Info Brescia

www.comune.brescia.it

Museo Santa Giulia via dei Musei 81/b, tel. 030 2977834 www.bresciamusei.com

mappa grafica brescia iseo

BRESCIA E IL MUSEO DI SANTA GIULIA

Città d’arte con straordinari monumenti artistici, piazze e musei ai quali dedicare più di un giorno di visita, i ricordi ebraici si intrecciano con la storia della città. È rilevata la presenza di un piccolo gruppo già in epoca romana, documentato da lapidi conservate al Museo Santa Giulia, via dei Musei 81/b, uno dei più bei musei italiani. Una di queste parla di una Coelia Paterna Matri Synagogae; due frammenti riproducono scritte in ebraico (inv ML00037 – ML00038); un’ultima proveniente da Iseo testimonia la presenza di un cimitero sulle sponde di questo lago. Murata in una chiesa esiste un frammento di iscrizione greca su l’Archisinagog, citato nelle Iscriptiones Italiae n. 1260.

La vita del gruppo ebraico si svolgeva intorno ai mercati, a pochi passi dal centro, alle spalle di Piazza della Loggia. Nella vicina via Dandolo al civico 6 c’era, forse, una sinagoga. Oggi un palazzo dei primi del Novecento ne ha cancellato ogni traccia. Commercio e prestito erano le attività principali svolte a Brescia anche da prestatori che vivevano lungo i fiumi Oglio, Mella, Chiese e Mincio. A Brescia soggiornò, tra il 1491 e il 1994, Gershom Moses Soncino. Esemplari dei suoi manufatti, sono oggi conservati alla Biblioteca Queriniana.

 

ISEO E LA PIEVE DI SANT’ANDREA

A 44 km da Brescia, sul lago d’Iseo. Oggi vivace centro turistico, fu scelto tra il Quattrocento e il Cinquecento come base logistica da alcune famiglie di prestatori ebrei. Questi non avevano il permesso di risiedere a Brescia ma potevano andarvi per i propri commerci. A ricordo del loro soggiorno sul lago, finito con l’espulsione del 1572, la lapide murata nella piazza della Porta del Campo. Qui c’era il ghetto prima che l’area fosse destinata prima a Filanda e poi a Lazzaretto nel periodo della Peste di manzoniana memoria del 1630. Una seconda lapide funeraria fu ritrovata nel 1637. Oggi conservata al Museo Santa Giulia di Brescia, ricorda il rabbino Efraim, figlio di Lazzaro Zelman e fa supporre che esistesse un cimitero ebraico sulle sponde del lago.

Da non perdere la Pieve di Sant’Andrea (XII sec.), con al centro della facciata campanile trecentesco.

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